Categories
Piazze

Veroli Square

La fraterna amicizia che lega Atina e Veroli si perde nei secoli, sancita dai Patti Verolani: atti pubblici ratificati nel 1615, 1753, 1888 e 1981, finalizzati a unire i cittadini presenti e futuri delle due città e i loro discendenti.

Nel 1753, in occasione dei festeggiamenti in onore di San Fortunato Martire, patrono di Atina, al Magistrato e alla cittadinanza verolana intervenuta fu dedicato un sonetto allusivo alla rinnovazione dell’antica concittadinanza.

Gran Fortunato, a tuoi Altari intorno,
L’antico nodo d’amisìa rinova
Veroli, e Atina: Tu il fido atto approva,
E prendine custodia in quel giorno.

S’il tuo bel nome, d’alti freggi adorno,
Atina invoca, e in te sostegno trova;
Affetto ugual per Veroli ti mova,
E sii propizio a questo, e a quel soggiorno.

Accogli i comun voti, arabi odori,
Fumanti ammezzo a i sacrosanti Altari,
Qual pegno accetta, de’ congiunti cuori.

Città felici! Già d’entrambe al pari
Son grati al Santo gli divoti onori:
E sorridendo, par che la dichiari.

LA LEGGENDA DEI PATTI VEROLANI (1072)


Agli inizi del V secolo d.C. era prefetto di Atina il figlio dell’imperatore Arcadio. Durante una festa nuziale s’invaghì della bella e nobile Minola. Vistosi rifiutato e non corrisposto, il giovane violentò la ragazza. Offesi, gli atinati fecero giustizia e lo uccisero.
Quando la notizia giunse a corte, Arcadio inviò il suo esercito ad Atina. Nonostante l’assedio, la città resistette per ben sette anni finché l’imperatore decise di giocare d’astuzia: dopo aver invitato i rappresentanti degli atinati a firmare un trattato di pace, li fece uccidere e spogliare dei loro abiti. Vestiti da atinati, i soldati di Arcadio riuscirono a penetrare in città e a conquistare la Porta Aurea.
Nel frattempo giunse anche l’imperatore, che con le sue truppe scelte espugnò la rocca, incendiò la città e uccise tutti i suoi abitanti. Dalla terribile strage si salvarono solo 200 bambini, rifugiati in un sotterraneo. Sorpresi dai soldati, i piccoli furono catturati e portati via per essere venduti come schiavi.
Giunti a Veroli, i fanciulli furono riscattati dai generosi abitanti che, mossi da compassione, gli assegnarono una località nota ancora oggi con il toponimo Piagge Atinate. I ragazzi crebbero forti e una volta adulti tornarono ad Atina e nel 462 ricostruirono la città assieme ai verolani.

Learn more about Atina

Atina secondo Ferdinando Pistilli

Una è questa delle più antiche Città dell’Italia, che oggi…

Collina di S. Stefano, Percorso Giallo “Borgo Medievale”

Atina, Collina di S. Stefano Percorso Giallo – Borgo Medievale…

Indagini archeologiche nella chiesa medievale di San Marciano

Si riapre il dossier atinate di Pietro Diacono di Montecassino.…

Il mosaico romano di Atina

Nel 1946 la scoperta di un Mosaico Romano ad Atina:…

en_GB