Quasi nell’istesso tempo in cui dagl’Atinati s’edificò il Tempio sopradetto da Massimo Vescovo nel luogo dove si dice, in piede del Monte, e propriamente dove oggi è il Castello di Vicalvi, à spese, e industrie di questo zelantissimo Prelato si fabbricò parimente à gloria di S. Nicandro Martire una comoda Chiesa come intorno a’fatti di detto Vescovo Massimo la Cronaca d’Atina citata prosegue.
Construxit quoque Ecclesiam in honorem S. Nicandri Martyris, in pede Montis ubi nunc est Castrum Vicalbi. Et il nostro Palombo nell’Annotazioni, che fè sopra questo Massimo Vescovo d’Atina colla citata Cronaca e colla verità asserisce esser oggi in piedi con una pingue, e assai comoda Prebenda. Hoc Templum a Maximo edificatum testantur etiam Chronica Atinates. Extat adhuc et habet pinguem Prebendam Superioribus annis instauratum fuit.
Quasi nello stesso periodo in cui gli abitanti di Atina costruirono il suddetto tempio per volontà del vescovo Massimo, nel luogo detto “ai piedi del monte” – precisamente dove oggi sorge il Castello di Vicalvi – grazie all’impegno e alle risorse di questo zelante prelato fu edificata, in onore di San Nicandro Martire, anche una chiesa funzionale e ben strutturata. A conferma di ciò, la Cronaca di Atina prosegue nel racconto degli eventi legati a questo vescovo Massimo:
“Costruì inoltre una chiesa in onore di San Nicandro Martire, ai piedi del monte, dove ora si trova il Castello di Vicalvi.”
Anche il nostro Palombo, nelle sue annotazioni su questo vescovo Massimo, avvalorando quanto riportato dalla Cronaca di Atina e in accordo con la verità storica, afferma che la chiesa esiste ancora ed è dotata di una ricca e confortevole prebenda.
“Questo tempio edificato da Massimo è attestato anche dalle Cronache di Atina. Esiste ancora ed è provvisto di una cospicua prebenda, ed è stato restaurato negli anni passati.”