Tutti sul piede di guerra in Valle di Comino a causa dei tagli alla sanità che hanno portato alla decisione di chiudere la lungodegenza di Atina e, a quanto sembra, al rischio di perdere anche la postazione del 118. Voci che col passare delle ore hanno trovato conferma. Il nuovo Piano di riassetto della sanità messo a punto dalla Regione ha pesantemente penalizzato la Valle rendendo ulteriormente difficile una situazione già al limite. Ieri pomeriggio è stato urgentemente convocato un tavolo di confronto al quale hanno partecipato tutti i primi cittadini e gli amministratori della Valcomino per fare fronte comune contro il nuovo piano. Già nel corso del Consiglio comunale che si è svolto due giorni fa il gruppo “Atina è” proprio a seguito del rincorrersi delle voci di un “riordino fortemente penalizzante per la città e per tutto il territorio limitrofo” ha presentato una mozione per mettere questo argomento fra i punti del prossimo consiglio comunale. Un risveglio duro per tutto il territorio. Ieri pomeriggio i sindaci e amministratori della valle si sono riuniti davanti al Presidio Ospedaliero di Atina per fare il punto della situazione e decidere un’azione comune da mettere in campo perchè in gioco oltre la chiusura del reparto di lungodegenza ci sarebbe anche la chiusura della postazione del 118 o quanto meno verrà tolto il medico a bordo.
«Per tutti questa è diventata una battaglia fondamentale e la situazione si sta prospettando drammatica soprattutto per la Valle di Comino – ha affermato il sindaco di Atina, Fausto Lancia -. Non c’è davvero nessuna cognizione del territorio». A seguito dell’incontro di ieri gli amministratori degli enti locali hanno deciso di organizzare forme di protesta adatte perchè questi tagli non vadano in porto.
La Provincia
Marta Di Cocco