La famiglia Tauleri di Atina, oggi estinta, nel XVII sec. ebbe molti uomini illustri. Il più noto fu certamente Padre Gian Battista Tauleri, che raggiunse le più alte cariche dell’Ordine Francescano. Fu Ministro provinciale per la seconda volta e Procuratore generale dell’Ordine dei Minori Osservanti. Nel 1691 fu Commissario apostolico della «Propaganda Fide» in Oriente, Prefetto delle missioni d’Egitto e di Cipro, Custode di tutta la Terra Santa, del Sacro monte Sion, Guardiano del sepolcro di Cristo. Anche il germano Padre Francesco Maria Tauleri raggiunse alti incarichi (vescovo?).
Il fratello Padre Buonaventura Tauleri, anch’egli dell’ordine dei Minori Osservanti, fu grande matematico e storiografo della città di Atina. Preso da intenso amore per la sua terra e visto che molti documenti erano sull’orlo dell’oblio, raccolse tutto quello che poteva, documenti, fatti, notizie e consultò tutta la letteratura esistente, quali Collenucci, Mambrin Roseo di Fabriano, Luigi Galeoto, le Cronache di Atina di anonimo e specialmente Marcantonio Palombo dal quale stralciò interi periodi.
Scrisse le «Memorie istoriche della città di Atina» pubblicate a Napoli nel 1702 e le dedicò a Francesco Gallio che dal 1685 aveva ereditato il Ducato di Alvito a cui apparteneva anche Atina. La dedica è un panegirico incensante verso i potenti in uso a quei tempi e purtroppo in uso anche oggi dai troppi adulatori.
Il pregio delle «Memorie» del Tauleri, nonostante qualche inesattezza, sta nel fatto che è l’unica storia di Atina che ci è data leggere, inoltre le sue descrizioni dei luoghi sono estremamente precise.