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Atina, “Stoccata” al vetriolo al consigliere Amata.

    Dal “Gruppo consigliare Pd del Comune di Atina riceviamo e pubblichiamo.

    «Al consigliere provinciale Andrea Amata piace spesso raccontare la realtà stravolgendola a proprio favore. È troppo facile comparire sui giornali additando il problema della sanità laziale e provinciale ad un governo di centro sinistra, allorché noi potremmo controbattere dicendo che fin’ora chi è stato indagato sulla vicenda della sanità nel Lazio è stato solo il governo regionale di centro destra dell’allora presidente Storace, vedi la vicenda Lady Asl ecc. Troppo facile caro consigliere stravolgere lo stato dei fatti rappresentandoli come se la Regione Lazio ha fatto un piano di reintegro senza fare tagli o ridimensionamenti vari. Può crederci solo chi ha le possibilità economiche di affidarsi alla sanità privata evitando così le liste di attesa o servizi spesso erogati in condizioni estreme di personale o strumentale. Piuttosto che vendere fumo Amata farebbe meglio a farsi un giro per le corsie, per i reparti, i poliambulatori ed i primi soccorsi degli ospedali provinciali e raccogliere oltre che i dati, reali, oggettivi, le testimonianze dei diretti interessati che lavorano con turni estenuanti mettendo a rischio di conseguenza la propria salute e soprattutto quella dell’utenza ospedaliera.
    Ben vengano gli atti di responsabilità riassunti come ridimensionamenti e adeguamenti sanitari, che lo stato attuale generale ci impone di fare, purchè essi mantengano i canoni standard di assistenza sanitaria, ospedaliera e ambulatoriale oltre che quelli di pronto intervento. A tal proposito ci si impegni a far potenziare il primo soccorso di Atina, visto che rappresenta il primo punto sanitario che molti abitanti trovano per strada prima di poter raggiungere Sora o Cassino e penso agli abitanti dei nostri paesi vicini montani, vedi San Biagio e Picinisco, dove per giungere all’ospedale di Atina ci si impiegano 15 minuti. E’ vero che l’attuale governo non mette le mani in tasca agli Italiani ma solo perché sono gli Italiani stessi a doverli tirare fuori dalle proprie tasche con le proprie mani per far fronte alla pressione fiscale che ormai sta strozzando cittadini ed imprese!
    Caro consigliere Amata, piuttosto che stravolgere la realtà, guardiamola in faccia, evitando la tiritera dell’attribuzione di colpe all’una o all’altra amministrazione, la crisi c’è, è oggettiva, così come le problematiche sanitarie, dei servizi sociali, del lavoro, della scuola (a proposito dov’era il consigliere Amata quando si è trattato di risolvere il problema del taglio del tempo prolungato alla Scuola Primaria di Atina, forse a festeggiare all’estero a spese dei contribuenti? Preoccupiamoci inoltre dei tagli che i comuni dovranno presto fare nei confronti dei servizi essenziali per i cittadini questo a causa proprio dell’ultima manovra finanziaria che vede ridurre notevolmente i trasferimenti a regioni, province e comuni, preoccupiamoci che governatori di importanti regioni di Italia, vedi la stessa Polverini, si sono ribellati alla suddetta manovra emanata dal proprio stesso governo. Questa come tante altre problematiche sono da affrontare senza preclusioni di bandiera ma operando sotto braccio per il bene dei cittadini ormai stanchi dei soliti proclami politici caratterizzati da solo fumo e niente arrosto».

    via La Provincia

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