Una è questa delle più antiche Città dell’Italia, che oggi esistono. Tale la chiama Virgilio (1) e tale vien detta da Marziale nelle sue descrizioni (2)
Mari, quietoe cultor, et comes vitae,
Quo cive prisca gloriatur Atina.
Da queste testimonianze, e da altre simili disse il Biondo Atina urbs vetustissima (3). La sua fondazione si richiama da un Re detto Saturno (4), chiunque egli sia: Hanc (Atinam) Rex Saturnus… post Civitatis Sipontinoe constructionem, secundam in toto Occidente condidit, atque Atinam appellavit. Quest’antica tradizione viene sostenuta da alcuni monumenti. L’Impresa della Città dà un vecchio di bassorilievo, che nella sinistra tiene un mazzetto di grano e nell’altra una falce. Egli è Saturno Saturnus… pingebatur, ut homo senex… prolixa barba… tecto capite… qui una manu, scilicet dextra falcem tenebat (5). Donde ebbe il nome di falcifero: Saturnus Caspius adiecit… falces foenarias, ob quod solus vendicavit sibi nomen falciferum (6). Quindi cantò Virgilio (7):
Vitisator curvam servans sub imagine falcem
Saturnusque senex,