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La Posterula e lo Stabilimento Enologico Fratelli Visocchi

La Posterula di Atina e lo Stabilimento Enologico Visocchi: storia e innovazione

La Posterula: ingresso storico di Atina

La Posterula, costruita nel II secolo a.C., rappresentava uno degli accessi principali alla città romana di Atina dalle campagne circostanti. Questo arco a tutto sesto, parte del circuito murario primitivo, testimonia l’antico sistema difensivo e viario della città.

Lo Stabilimento Enologico Visocchi: eccellenza vitivinicola della Val di Comino

Nel 1868, nei locali adiacenti alla Posterula, nacque lo Stabilimento Enologico Fratelli Visocchi, un’azienda innovativa che rivoluzionò la produzione vinicola della Val di Comino.

Grazie a moderne botti, macchine enologiche e tini, l’azienda lavorava fino a 4.000 quintali di uva provenienti dai migliori vigneti di Atina, Gallinaro, Alvito e Sant’Elia Fiumerapido, in collaborazione con l’Università Agraria di Portici. Il record storico fu raggiunto nel 1928, con una produzione di 4.600 quintali.

Tra gli enologi che contribuirono al successo dello stabilimento ricordiamo:

  • Vittorio Vedana (Conegliano Veneto)
  • Goffredo Benassi (Viterbo)
  • Alberto D’Agostino (Formeasa)
  • Tito Manlio Fortuna (Atina)

Pasquale Visocchi: il pioniere della viticoltura moderna

Il protagonista di questa rivoluzione fu Pasquale Visocchi (1817-1908), figura chiave dell’innovazione agricola italiana.

Cresciuto con le idee progressiste del marchese Basilio Puoti, studiò botanica e agricoltura all’Università di Napoli. Tornato ad Atina nel 1855, fu schedato dalla polizia borbonica per le sue idee liberali. Dal 1861 al 1871, fu eletto consigliere provinciale con votazione plebiscitaria.

Le sue innovazioni in viticoltura includono:

  • L’uso della “trina” nelle pratiche del sovescio
  • L’impianto di nuovi vigneti in Val di Comino, importando vitigni francesi come cabernet, merlot, sémillon e gamay
  • Lo studio dei trattati di Grandvoinnet e Guyot, ispirato dalla visita all’Esposizione Universale di Parigi del 1867

Nel vigneto sperimentale di San Michele, Visocchi testò con successo nuove varietà di uva, rivoluzionando la produzione vinicola locale.

Un’eredità enologica che ha fatto la storia

Il lavoro di Pasquale Visocchi fu riconosciuto anche dalla Scuola di Enologia di Conegliano, che introdusse i vitigni di Atina nelle coltivazioni venete.

Il vino dello Stabilimento Enologico Visocchi veniva esportato in Italia, Canada e Australia, trasportato persino su una nave da crociera di proprietà della famiglia.

Per oltre un secolo, la famiglia Visocchi ha contribuito allo sviluppo sociale ed economico di Atina, distinguendosi per dedizione, innovazione e progresso.

Figure illustri della famiglia Visocchi

Giacinto Visocchi (1819-1854): Col fratello maggiore Pasquale frequentò a Napoli la scuola del marchese purista Basilio Puti, che infondeva negli allievi idee liberali. Di ingegno precoce, fu un fine letterato autore di interessanti scritti. A Napoli tenne una scuola di lettere italiane cui arrise subito grande successo. Ad Atina, fu eletto capo della Guardia Civile e compose il “Catechismo giornaliero per la Guardia Nazionale”. Mori precocemente a seguito di crudeli e lunghe persecuzioni causate dalle sue idee liberali e antiborboniche.

Alfonso Visocchi (1831-1909)

Giuseppe Visocchi (1850-1930): figura di spicco nella politica e nell’imprenditoria.

Achille Visocchi (1863-1945): A 34 anni fu eletto Deputato con il Partito Democratico Liberale. Nel 1921 propose la “carta del lavoro” riconoscendo la lotta di classe, la riduzione dell’orario di lavoro a 8 ore, l’assicurazione per i disoccupati e l’assistenza medica e ospedaliera. Proposte innovative attuate solo mezzo secolo più tardi. Senatore nel 1929, fu nominato Presidente della Camera, Sottosegretario ai Lavori Pubblici e al Tesoro, Ministro dell’Agricoltura. Fu l’artefice del risanamento del demanio forestale.

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