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Palazzo Prepositurale di Atina

    Il Palazzo Prepositurale, conosciuto come “Le Pennate”, colpisce per la sua forma allungata, leggermente curvilinea, dominata dall’austero porticato coperto da volte a crociera e definita da otto colonne romane riutilizzate e due pilastri quadrangolari esterni.

    Assieme al Palazzo Cantelmo e alla facciata della Cattedrale S. Maria Assunta definisce Piazza Marconi (già Piazza San Giovanni) e il cuore del centro storico.

    Il Palagio San Marco

    Il Palagio San Marco fu fatto costruire sotto l’egida del cardinale Tolomeo II Gallio, duca di Alvito, per fornire un comodo alloggio e un pranzo a quanti, sia forestieri che cittadini, visitavano Atina in occasione della solennità patronale.

    Uno degli stemmi prepositurali incastonati nella facciata del palazzo.

    Nel 1598 – su progetto dell’atinate Giovanni Battista Onofri, Medoro Mancini e Giovanni Persechini, rettori della Confraternita di San Marco, diedero inizio alla fabbrica, ampliando le case di San Marco. L’opera fu continuata e portata a termine nel 1600 da Girolamo Tutinelli e Giacomo Di Paolo, economi dell’Ospedale.

    Due iscrizioni ne ricordano la fondazione:

    “A Dio Massimo, portici con colonne a S. Marco Pontefice. Vescovo e martire della città di Atina, l’illustre Cardinale Comense nel tempo sotto il governo spirituale del Rev. Antonio Mancini, Preposito di Atina, C.I. Medoro Mancini e Giovanni Persichini curarono con stupenda costruzione nell’anno del signore 1598”

    Sotto, a caratteri gotici si legge:

    “Non questa lapide, S. Marco sta come salda colonna, dalla cui mano, è sostenuta la forte Atina”.

    Epigrafe posta sul lato sx del Palazzo Prepositurale

    In quegli anni il Clero atinate era formato da 12 Canonici e da un Preposto che aveva “giurisdittione Episcopale di correggere, et conferir et ha l’uso del Baculo, et Mitra: a presente è Preposto il Signore Antonio Mancino d’Atino, persona di circa 60 anni, et di belle qualità, Dottor di Teologia, che hà servito à la Corte di Roma l’Illustrissimo Cardinal Farnese di bona memoria, et è persona pratica, et cortese, et stà comodo, ancorché la prepositura non vaglia più di 200 ducati in circa un’anno per l’altro”.

    Nonostante la semplicità, il prospetto del palazzo è impreziosito da piccoli stemmi prepositurali, cornici marcadavanzali e reperti d’epoca romana.

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